L’articolo di Anna Laura De Rosa su Repubblica Napoli:
San Giovanni a Teduccio, uno street artist a scuola per restituire la natura ai bambini. Gianluca Raro sta dando vita a un enorme murale sulle pareti della palestra della scuola “Sarria-Monti”, un disegno progettato in modo da poter essere visibile da tutte le finestre che si affacciano sul cortile. “Il tema – anticipa lo street artist – sarà una reinterpretazione della natura. Le facciate dell’edificio saranno trasformate in un tripudio di fiori colorati ispirati ai disegni fatti dai bambini della scuola, che hanno rappresentato a loro modo i fiori spontanei incontrati in giro per il quartiere”.
Il campus creativo “Sos scuola” promosso dall’associazione “Alveare per il sociale” e dalla facoltà di Architettura della Federico II in uno dei quartieri a rischio di Napoli, coinvolge insegnanti, genitori e alunni nella riqualificazione dell’istituto comprensivo. Le attività andranno avanti fino al 31 maggio, le armi impugnate dai volontari sono bombolette e pennelli. Gli interventi di riqualificazione riguarderanno entrambe le sedi dell’istituto che ospita 857 studenti. Gli occhi sono puntati sul murale di Raro, diventato celebre per le opere realizzate a Scampia. Ma saranno realizzati anche orti con materiali di recupero e sarà fondata una web radio. L’obiettivo è trasformare le scuole italiane in laboratori permanenti di creatività,innovazione e integrazione per offrire un’alternativa alla strada e ridisegnare gli spazi.
Per tutta la durata dei lavori di “ristrutturazione” l’istituto resterà aperto al quartiere, offrendo ogni genere di attività: incontri, letture di favole, laboratori creativi, musica, spettacoli circensi e sport. “Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio – dichiara la dirigente scolastica dell’istituto “Sarria-Monti”, Donatella Valentino – e che il Comune di Napoli ci aiuti, anche dopo la fine del campus, a rendere le nostre scuole un luogo più bello”. Un’esigenza particolarmente sentita dagli alunni dell’istituto di San Giovanni a Teduccio. “La decisione di portare il nostro progetto a Napoli – spiegano i fondatori dell’associazione “Alveare per il Sociale” Paolo Bianchini e Paola Rota – nasce dal desiderio di provare a innescare un cambiamento dal basso in un territorio in cui le scuole possono davvero fare la differenza e dove invece è alto il tasso della dispersione scolastica”.