di Silvia De Rosa*
La meraviglia e il gioco – il mondo dei piccoli che si batte contro le brutture dei grandi, a me piace pensarla così: come in una favola dove esseri di tutti i tipi giungono da luoghi disparati per portare un dono, un’antica e odierna storia per raccontare ai bambini ad essere coraggiosi e generosi l’uno con l’altro. Insegnare loro ad abbellire la propria scuola, simbolo di una società distratta proprio con chi dovrebbe proteggere, per lavorare insieme e lasciare un segno. Così anche il semplice dipingere diviene gesto pacifico ma potente, capace di cambiare le vite di chi se ne va e di chi è appena arrivato. Con questa premessa è nata l’idea di scrivere una lettera con i bambini aquilani, in ricordo dei due ragazzini guineani Yaguine e Fodè tragicamente scomparsi in un aereo diretto a Bruxelles. Il loro grido, cortese quanto straziante, viene così ricordato nel dramma de L’Aquila e nella volontà di ricostruire un mondo migliore.
*Silvia De Rosa nasce trent’anni fa a Roma. Dopo lo studio iniziale della grafica pubblicitaria, si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Durante gli studi artistici, iniziati presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, svolge a lungo il ruolo di rappresentante degli studenti attivando molteplici iniziative volte al bene comune del prestigioso istituto artistico milanese. Dal 2014 è attiva all’interno del terzo settore per l’assistenza agli animali in difficoltà in qualità di Presidente dell’Associazione viterbese BASTET. Ha partecipato ai campus creativi di S.O.S. Scuola a Roma e a Pagliare di Sassa.