“E te che stai a fa?” mi ha chiesto un ragazzino appena ha visto che ho tirato fuori avvitatore, levigatrice e seghetto. Ecco, anche se colorita da un bel romanesco pieno di cuore, la curiosità di un bambino ti dà quel valore aggiunto che nessuna altra cosa ti può dare. E la scuola è questo per me: il luogo della curiosità, della conoscenza, delle risposte e della mente che vola. Si, certo, è anche il luogo dove si cerca di insegnare l’educazione, il rispetto degli altri, il saper vivere in società e socialità, ma è soprattutto il tempio della crescita. E lavorare insieme e per i ragazzi ha un senso particolare in questo preciso momento storico, nel quale la scuola viene pian piano distrutta, svuotata, trattata come una delle ultime rotelle dell’ingranaggio dello stato-azienda che “produce solo spesa e non rende nulla alle casse”. Orrore! La Scuola produce il bene più importante per la società, ovverosia la conoscenza e la crescita di persone che saranno i futuri cittadini. Costruire è la chiave del futuro. E se costruire un bancone per il bar dei ragazzi è un piccolo, inutile e insignificante tassello di questa costruzione, oggi sono felice di averlo fatto, perché davanti a quel bancone nasceranno amicizie, prenderanno forma discorsi, ragionamenti e, perché no, tante soluzioni! A distruggere ci si mette un decimo del tempo che ci vuole per costruire. Quindi, tiriamoci tutti su le maniche e mettiamoci a lavorare!
di Francesco Di Majo, giornalista e falegname