La premiazione venerdì 12 dicembre a Firenze. L’Alveare Cinema che ha ideato S.O.S. Scuola: “Il Civi Europaeo Premium è un incentivo all’impegno dei giovani che hanno scelto di scommettere sul futuro delle loro scuole”. Dopo Palermo e Arsoli, le prossime tappe a Lampedusa e nella Tuscia
Si terrà domani, venerdì 12 dicembre, presso gli Archivi Storici dell’Unione europea di Firenze (dalle 10 a Villa Salviati) la cerimonia di premiazione per il “Civi Europaeo Premium”. Tra le 47 realtà europee selezionate per il 2014 c’è S.O.S. Scuola, il progetto ideato dall’Alveare Cinema che si prede cura delle scuole trasformandole in laboratori permanenti di creatività, diritti, integrazione e multiculturalismo.
“Il Civi Europaeo Premium è un incentivo all’impegno dei giovani che hanno scelto di scommettere sul futuro delle loro scuole – commentano Paolo Bianchini e Paola Rota dell’Alveare Cinema – un premio estremamente simbolico per la stessa mission del progetto che è quella di allargare gli orizzonti delle nuove generazioni per incidere su quella passione civile che li fa sentire cittadini del mondo”.
Le prime tappe di S.O.S. Scuola, che hanno coinvolto studenti arrivati da tutto il mondo, sono state nell’Istituto Comprensivo Statale di Arsoli (Rm) e nel Liceo Linguistico N. Cassarà di Palermo dove tra le altre cose si sta lavorando alla riapertura del bar della scuola che è rimasto chiuso per dieci anni e che si era trasformato in discarica. Il bar del Cassarà oltre ad essere stato completamente ristrutturato per farlo diventare un luogo di incontro e formazione oltre che di servizio, è al centro di una web serie ideata dall’Alveare Cinema e prodotta dalla Rai che ha come protagonisti studenti e giovani palermitani.
“Le prossime tappe le stiamo costruendo a Lampedusa e nella Tuscia – concludono Bianchini e Rota – la ricetta di questo nuovo modello di welfare partecipato che stiamo sperimentando si basa sulla cooperazione dal basso, una rete di volontari e professionisti che non vogliono sostituirsi a quanti sono chiamati a mettere in sicurezza gli edifici scolastici e a tutelare l’istruzione tutta, ma che sentono l’urgenza e la responsabilità di mettersi in gioco e fare la loro parte”.