Arsoli, Roma e l’Aquila. Inizia il 3 luglio e va avanti per tutto il mese, il viaggio di ‘S.O.S. Scuola’ per riqualificare e innovare le scuole trasformandole in laboratori di creatività e diritti insieme a studenti, docenti, artisti e una rete di volontariato che mette in relazione pubblico e privato. Promosso dall’Associazione Alveare per il Sociale, S.O.S. Scuola è un progetto nato un anno fa e che ha ottenuto dal Parlamento Europeo il riconoscimento “Civi Europaeo Premium 2015” per la sua capacità di sperimentare un modello di welfare partecipato.
Dopo il successo al Liceo Linguistico Ninni Cassarà di Palermo, una scuola fatiscente che S.O.S. Scuola ha trasformato in una galleria d’arte moderna, riqualificando inoltre il vecchio bar della scuola che era chiuso da dieci anni – e da cui è nato anche il soggetto per la web serie ‘Il Bar del Cassarà’, co prodotta da RAI Fiction –, l’Associazione Alveare per il Sociale ha scelto di avviare tre campus creativi in altrettante scuole fortemente simboliche: l’Istituto Comprensivo Statale di Arsoli, in provincia di Roma, dove è stata anche lo scorso anno e dove è nato un presidio permanente di S.O.S. Scuola; l‘Istituto Pio La Torre di Roma ubicato nel quartiere periferico di Torrevecchia conosciuto come “Bronx”; la scuola Rodari all’Aquila, ospitata da un M.U.S.P (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) nonostante siano passati ormai sei anni dal terribile terremoto che ha colpito la città.
Come per la precedente edizione, dove figuravano tra gli altri Piero Pelù e Renzo Arbore, anche quest’anno S.O.S. Scuola ha per testimonial personaggi dello spettacolo che generosamente hanno donato la loro immagine per sostenere l’iniziativa di Alveare per il Sociale: Max Tortora, Max Paiella, Lillo e Greg, Saverio Raimondo, Sabrina Nobile, Alessandro Antinelli e Niccolò Fabi.
“Il nostro viaggio nelle scuole italiane – spiega Paolo Bianchini, regista e presidente dell’Associazione Alveare per il Sociale – inizia dalla storia di Yaguine e Fodè, raccontata nel mio film ‘Il sole dentro’ (tra gli attori Angela Finocchiaro e Diego Bianchi, ndr), dalle speranze e dal sacrificio di questi due ragazzi guineani che quindici anni fa hanno scritto una lettera ai Signori d’Europa, come li chiamavano loro, per rivendicare il diritto allo studio. Yaguine e Fodè sono morti mentre si nascondevano nel vano di un carrello aereo ma la loro memoria si è trasformata in impegno sociale e civile per migliaia di studenti italiani che abbiamo incrociato con le proiezioni del film e con il progetto S.O.S. Scuola”.
L’arte sarà al centro del campus creativo di Arsoli (dal 3 al 13 luglio), grazie alla partnership con l’Accademia delle Belle Arti di Sassari: per più di dieci giorni, gli studenti sardi organizzeranno laboratori di pittura aperti al territorio e realizzeranno opere che saranno donate alla scuola. Al campus creativo di Arsoli parteciperà la comunità locale africana e un volontario della ‘Bottega Grafica’, il laboratorio del carcere minorile di Treviso che collabora da sempre con S.O.S. Scuola e che ne ha ideato il logo.
Più ambizioso il campus creativo all’Istituto Pio La Torre di Roma (dal 6 al 13 luglio), organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Scuola di Roma Capitale e con il XIV Municipio, che ha come obiettivo la realizzazione de “La casa del viaggiatore”: un bar dei piccoli, una mediateca e un laboratorio multimediale, una sala cinema-teatro, la riqualificazione degli spazi esterni con orti, giardini e street art. Studenti, docenti, decine di associazioni, tra quelle di genitori e territoriali, artisti romani e palermitani che per dieci giorni lavoreranno per cambiare il volto di un Istituto che accoglie una fascia d’età larghissima, dagli alunni della scuola materna a quelli del Liceo Gassman, passando per le scuole elementari e la scuola media.
Ultima tappa per l’edizione 2015, alla scuola materna Rodari dell’Aquila (dal 24 al 30 luglio), in collaborazione con l’Associazione ActionAid l’Aquila, i giovani ingegneri di Viviamolaq e con il patrocinio del Comune dell’Aquila. Un progetto che tiene insieme la valorizzazione dell’ambiente e quella ludica: alberi, giochi per bambini, orto dinamico e un sistema di teli colorati e ombreggianti nel patio interno della scuola che provano a rispondere con la creatività a un diritto che per troppo tempo viene negato ai piccolini alunni, quello di vivere una scuola “vera” e accogliente.